Storia di Strasburgo
Strasburgo nacque come accampamento romano, denominato Argentoratae, all’interno della provincia di Germania superiore. A partire dal IV secolo, Strasburgo fu sede di un vescovato. Nel 357 fu combattuta una grande battaglia, tra gli Alemanni e l’imperatore Giuliano, il quale riuscì a sconfiggerli. Nel corso del V secolo la città passò dal dominio degli Alemanni a quello degli Unni e poi dei Franchi. Riguardo a quest’ultimo passaggio di occupazione, nell’842 venne siglato il Giuramento di Strasburgo. Grande centro di scambi commerciali nel tardo Medioevo, nel 1262 Strasburgo diventò una città libera del Sacro Romano Impero con un governo autonomo dal 1332. Nel 1439 fu completata la realizzazione della Cattedrale di Strasburgo, destinata a diventare l’edificio più alto del mondo. Negli anni successivi al 1520 la città fece propria la dottrina religiosa di Martin Lutero, infatti poi nel 1570 per contrastare le tradizioni cattoliche, nacque il Christkindelsmärik, ovvero i nostri Mercatini di Natale di Strasburgo. La Francia annette Strasburgo nel 1681, sotto il regno di Luigi XIV. Con il termine della guerra, Strasburgo torna ad essere parte dell’Impero tedesco. Strasburgo diventa nuovamente francese dopo la prima guerra mondiale, con il Trattato di Versailles e di nuovo tedesca durante la seconda guerra mondiale. La linea del fronte tra Francia e Germania che nei secoli ha attraversato Strasburgo e la sua regione ha diviso comunità e famiglie che, spesso, si sono trovate su fronti opposti nei diversi conflitti. Per questo il monumento cittadino ai caduti di tutte le guerre raffigura una madre che regge i corpi di due figli volutamente nudi, cioè privi di qualsiasi divisa o insegna riconducibile ad una particolare fazione.
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